Giornata mondiale del libro, una promessa

Mi faccio una promessa, e la faccio oggi, in una data simbolica.
Per la Giornata Mondiale del Libro mi prometto che un giorno, per quanto lontano, troverò il coraggio di scriverne uno anch’io. Anche fosse per un lettore solo, una persona a cui fare un regalo per il giorno del suo compleanno. Con le parole emozionerò qualcuno.
Chiederò agli amici di riconoscersi tra le mie pagine, in mezzo a personaggi di cui inventerò i nomi e non le storie; ne racconterò di mie, senza pudore. Non me la prenderò con me stessa per essere stata per l’ennesima volta troppo autobiografica. Capirò che non c’è nulla di sbagliato nell’afferrare il bene con le mani e piazzarlo tra le righe, nel dire a qualcuno che ormai è lontano: “guarda, continui ad essere la più bella tra le mie fonti di ispirazione”. Ci sarà da sorridere nello scivolare con lo sguardo tra gli amori di carta di cui m’improvviserò Cupido. Farò anche piangere qualcuno, per compensare le lacrime che verso sempre io scrivendo, e che si fondono con l’inchiostro tra fogli che raccolgono gli errori che non mi perdono e i gesti incoscienti di cui non mi pento.
Mi prometto che scriverò un libro e che mi somiglierà un sacco. Lo guarderò però con più orgoglio di quando guardo me stessa allo specchio. Sarà il mio modo per chiedermi scusa di tutto. Il più bello di tutti i miei istanti di coraggio.

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